Il Superbonus 110% per le Società Agricole

Le nuove prospettive per il settore agroalimentare tra l’innovazione e la transizione ecologica


 

Innovare la filiera agroalimentare? Oggi è possibile. Di recente, infatti, è stato approvato dal Governo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che contiene i provvedimenti e la prospettiva di transizione ecologica che anima le battaglie del presente, dando un’enorme spinta allo sviluppo energetico e agroalimentare.

Per il comparto agricolo sono stati stanziati 800 milioni per la logistica, 1,5 miliardi per sostituire le coperture degli stabilimenti agricoli con impianti fotovoltaici (il cosiddetto agrisolare), 500 milioni per l’ammodernamento delle macchine agricole e 1,2 miliardi, nel fondo complementare, per i contratti di filiera, che spingeranno il settore agricolo verso un’innovazione profonda. Inoltre sono stati stanziati quasi 2 miliardi per lo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano e 880 milioni per gli invasi e il sistema irriguo, così da aumentare la capacità di raccolta dell’acqua piovana, proteggendo questa risorsa fondamentale, per noi e per l’ambiente.

Tra le nuove misure introdotte dal PNRR per costruire il rilancio, il Superbonus 110% resta la più imponente di tutto il Piano.

Il bonus, infatti, spetta anche a società semplici agricole e imprenditori per i fabbricati rurali ad uso abitativo, assegnati ai soci della società agricola. Si tratta della forma societaria assolutamente preponderante nell’agricoltura italiana, perché di facile costituzione e perché porta con sé diversi vantaggi gestionali e fiscali. Per gli immobili rurali “strumentali” necessari allo svolgimento dell’attività agricola, l’agevolazione non può essere attivata.

Il requisito fondamentale per cui la propria società possa essere definita società agricola è che l’imprenditore agricolo sia “chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse” (codice civile, art. 2135).

Gli altri requisiti per la qualifica come società agricola sono la sua indicazione nella ragione sociale, l’esercizio esclusivo dell’attività agricola nell’oggetto sociale e la presenza nella compagine societaria di almeno un soggetto in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) o coltivatore diretto.

Possono fruire del Superbonus 110% i titolari dell’impresa agricola, gli altri soggetti (affittuari, conduttori, ecc.) i soci o dagli amministratori di società semplici agricole (persone fisiche) di cui all’articolo 9 del decreto legge n. 557 del 1993, nonché i dipendenti esercenti attività agricole nell’azienda. I predetti soggetti possono fruire del Superbonus relativamente alle spese sostenute a condizione che gli interventi siano effettuati su fabbricati rurali a uso abitativo.

Per orientarsi nel processo verso l’ottenimento del Superbonus 110% è fondamentale  rivolgersi  a un tecnico affidabile e qualificato che effettui una verifica dell’immobile e un’analisi di pre-fattibilità, guidando il cliente con un servizio completo, dagli studi preliminari alla supervisione dei lavori.

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