Il 13 maggio 2025 è stato inaugurato il nuovo Terminal 3 dell’Aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino, che segna un traguardo rilevante per l’innovazione e la sicurezza del trasporto aereo italiano: una chiara affermazione della centralità strategica dell’aeroporto di Fiumicino nel panorama internazionale, confermata da molteplici riconoscimenti a livello mondiale.
L’infrastruttura, cuore dello scalo extra-Schengen, è stata oggetto di un intervento di riqualificazione e ampliamento che ha coinvolto 41.000 metri quadrati su tre livelli, restituendole una nuova identità architettonica e funzionale. Con un investimento di oltre 250 milioni di euro e il coinvolgimento di 25 imprese italiane, i lavori si sono svolti nell’arco di quattro anni, senza mai interrompere l’operatività dello scalo.
Vediamo gli obiettivi del progetto e l’intervento di Incide.
Più capacità, più comfort, più sicurezza: gli obiettivi del nuovo T3
L’intervento sul Terminal 3 è stato progettato con l’intento di ottimizzare i flussi, migliorare i servizi e garantire un’esperienza di viaggio più efficiente, sicura e fluida. Gli spazi sono stati ridisegnati non solo per accogliere un numero crescente di passeggeri, ma anche per offrire ambienti moderni, luminosi e tecnologicamente all’avanguardia.
Tra gli elementi che definiscono il nuovo volto del Terminal T3 troviamo:
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Una capacità aumentata di oltre il 30% per i passeggeri in arrivo, fondamentale per rispondere alla domanda della stagione estiva 2025.
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Sei nuove isole check-in con 150 banchi aggiuntivi, che portano il totale a 248 postazioni, di cui 60 self-service.
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Un sistema di gestione bagagli potenziato, con nastri aumentati da 9 a 14 e una lunghezza complessiva raddoppiata, da circa 400 a 800 metri.
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Un’area controlli di sicurezza completamente rinnovata, dotata di 11 macchine RX e spazi doganali ridefiniti per i voli in transito.
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Il restyling della facciata, che restituisce all’edificio i suoi valori originari di trasparenza visiva e luminosità naturale.
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Interventi strutturali e impiantistici di rilievo, con rinforzi antisismici, rinnovamento dell’illuminazione e installazione di oltre 3.100 rilevatori di incendio, 88 estrattori di fumo e 15 nuove UTA (Unità di Trattamento Aria).
Il risultato è un’infrastruttura capace di coniugare funzionalità, sicurezza e qualità architettonica, in linea con gli standard dei principali hub internazionali.
Incide al fianco di ADR per l’ingegneria antincendio all’avanguardia
All’interno di questo progetto di ampio respiro, Incide Engineering è stata incaricata da ADR -Aeroporti di Roma della progettazione dell’intero adeguamento antincendio del Terminal 3. Un incarico che ha richiesto un approccio tecnico altamente specialistico.
Una delle principali complessità del progetto derivava dalla necessità di preservare la storica copertura in acciaio progettata dall’ingegner Morandi, un elemento iconico della struttura, vincolato dal punto di vista architettonico e ingegneristico. Questo vincolo ha imposto soluzioni progettuali mirate, in grado di integrare nuovi sistemi di sicurezza senza alterare l’essenza storica del manufatto.
Per rispondere alle esigenze della committenza e della normativa vigente, Incide ha sviluppato un progetto articolato su più livelli:
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La realizzazione di modelli CFD (Computational Fluid Dynamics) per simulare scenari di incendio realistici all’interno del terminal, fondamentali per definire in modo preciso la strategia di gestione ed evacuazione dei fumi.
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L’elaborazione di un progetto esecutivo del sistema di estrazione forzata dei fumi, con evacuatori disposti in posizioni strategiche, direttamente guidate dai risultati delle simulazioni fluidodinamiche.
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La verifica delle strutture esistenti tramite metodologie FSE – Fire Safety Engineering, con particolare attenzione agli elementi in acciaio della copertura Morandi, valutati rispetto al comportamento al fuoco e al carico termico.
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La progettazione dell’intero impianto di rilevazione incendi e del relativo sistema di attivazione elettronica, con sincronismo tra gli elementi di estrazione e supervisione elettrica, sempre a cura di Incide.
Tutti i servizi — ingegneria strutturale, impianti elettrici, meccanici e antincendio — sono stati forniti in modo integrato, con un approccio multidisciplinare che ha permesso di garantire continuità operativa e pieno rispetto delle tempistiche previste tra il 2020 e il 2022.
L’intervento sul Terminal 3 si inserisce in un percorso di lunga data che vede Incide protagonista nella progettazione di infrastrutture aeroportuali a livello nazionale e internazionale. La società vanta competenze ingegneristiche avanzate nel campo della sicurezza, della progettazione MEP e della gestione integrata di grandi hub.
Nel tempo, Incide ha contribuito allo sviluppo di terminal passeggeri, hangar, torri di controllo e masterplan aeroportuali, in progetti BIM di grande rilievo come il Qatar Airways Maintenance Hangar a Doha o il Bâtiment de Jonction dell’Aeroporto di Orly.
L’integrazione tra discipline, l’utilizzo di strumenti avanzati di progettazione e la capacità di dialogare con interlocutori pubblici e privati fanno di Incide un punto di riferimento nel settore.