Intervista a Cimolai SpA

Ennio Picco, Direttore Ufficio Tecnico di Cimolai SpA, racconta i segreti del successo della nota azienda internazionale che opera nelle strutture complesse in acciaio.


 

Sviluppare soluzioni ingegneristiche ancor prima della loro costruzione è uno dei vostri fattori vincenti. Quali sono stati gli altri elementi chiave e le opportunità che hanno consentito a Cimolai Spa di affermarsi tra le grandi realtà internazionali del settore?

Vocazione internazionale, stretto legame con il territorio friulano e capacità di cimentarsi in sfide in apparenza impossibili. Sono queste le caratteristiche che hanno reso Cimolai leader a livello internazionale nella progettazione, fornitura e montaggio di strutture complesse in acciaio. In oltre 70 anni di storia, l’azienda ha progressivamente ampliato il mercato di riferimento, fino ad operare, oggi, in più di 30 paesi al mondo, con una forte presenza in Europa, Stati Uniti d’America, Canada, America Latina (Perù, Cile, Venezuela), oltre che in Africa (Botswana, Sud Africa, Marocco, Algeria) e Medio Oriente (Qatar, Emirati Arabi Uniti). Un percorso di crescita costante, in cui Cimolai ha diversificato le sue attività nel campo dell’ingegneria Industriale, Civile, Militare, Navale e dell’Oil & Gas, avviando anche, a partire dal 2003, la produzione di tubi di grande diametro e spessore e, successivamente, di tubi in acciaio inox. 

Quali sono stati i progetti più significativi del vostro percorso?

La storia di Cimolai è piena di progetti iconici e di grande riconoscibilità internazionale come il padiglione degli Emirati Arabi Uniti all’EXPO 2021 di Dubai, lo stadio di Al Bayt in Qatar per i prossimi mondiali di calcio, le paratoie per il nuovo canale di Panama, la stazione della metropolitana “Oculus” di Calatrava a Ground Zero a New York, la complessa struttura a nido d’ape Vessel e il centro culturale The Shed entrambi a Manhattan.
Tra i progetti attualmente in corso, solo per citarne alcuni, c’è il telescopio più grande del pianeta, l’ELT (Extremely Large Telescope), con uno specchio primario di 39 metri di diametro, che avrà sede nel deserto dell’Atacama in Cile, la nuova stazione a ponte di Sesto San Giovanni dell’architetto Renzo Piano, infrastruttura al centro del complesso progetto di rigenerazione urbana delle aree ex Falck, la nuova Torre Piloti del Porto di Genova e il Science Gateway, il nuovo “portale” di accesso del Cern di Ginevra, progetto prestigioso firmato anch’esso da Renzo Piano.

Cimolai ha sempre investito nella qualità dell’ingegneria e nel know how tecnico. Qual è stata la visione dietro la scelta di questa impostazione e quali benefici competitivi ha apportato al vostro sviluppo?

La visione trasmessa dal nostro Presidente Luigi Cimolai è al contempo pragmatica e ambiziosa: fornire ai clienti i più alti standard di competenze ingegneristiche, assicurando la realizzazione di progetti complessi nel pieno rispetto dei tempi previsti. Tale impostazione ci consente di raggiungere gli obiettivi alzando sempre più l’asticella della qualità. Per farlo l’azienda ha compiuto ingenti investimenti in ricerca e tecnologia. Solo negli ultimi cinque anni, per esempio, sono stati investiti più di 200 milioni di euro negli stabilimenti produttivi italiani, integrando la robotica nell’ambito dell’ingegneria della saldatura per efficientare i processi produttivi. Attualmente il nostro ufficio tecnico vanta 150 risorse e ospita una sezione destinata all’intelligenza artificiale. In Cimolai, inoltre, abbiamo sviluppato dei post processori per calcoli customizzati sulle saldature e la relativa resistenza e fatica, nonché algoritmi per l’ottimizzazione dei nodi strutturali. Il nostro vero vantaggio competitivo, quindi, è essere sempre all’avanguardia, coniugando nelle nostre opere funzionalità, bellezza e rispetto per l’ambiente.

Cimolai e INCIDE collaborano da oltre 20 anni. Quali indicazioni darebbe dal punto di vista imprenditoriale a una società di ingegneria in crescita e in competizione con il mercato globale?

Per competere in un mercato globale in cui ci si trova costretti a confrontarsi con realtà molto performanti dal punto di vista dei costi bisogna necessariamente porre molta attenzione alla qualità dei servizi offerti.
Questo si traduce essenzialmente in due aspetti: l’alta competenza e professionalità con particolare attenzione alle nuove tecniche e metodologie di progettazione, infine un approccio proattivo finalizzato ad aiutare il proprio cliente nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Da spostare il tipo di rapporto da quello meramente contrattuale ad un win to win, quindi fare team e vincere insieme.