Ingegneria e parità di genere: a che punto siamo?

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Le ingegnere sono sempre di più, ma si ampliano i divari di genere: questo è ciò che emerge dalle più recenti evidenze del Centro Studi CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri).

Ancora oggi, le donne hanno maggiore difficoltà a trovare lavoro, a permanere nel mercato del lavoro, ad intraprendere percorsi di carriera e posizioni di vertice pari a quelli a cui accedono gli uomini, ad avere una retribuzione uguale a quella dei colleghi a parità di mansioni esercitate.

Come vedremo, tuttavia, la disparità di genere si realizza anche in altri ambiti, coinvolgendo più aspetti della vita lavorativa delle donne: ma è possibile e necessario cambiare la rotta di questo percorso, orientandolo a un ecosistema lavorativo equo e corretto.

 

Presenza femminile e gender gap nel settore dell’ingegneria

Considerando il settore dell’ingegneria, la presenza femminile cresce in Italia a livelli considerevoli. Nel 2010, infatti, le ingegnere erano il 23% del totale, nel 2021 il 30,8%. Ma il gender pay gap sfiora ben il 48%. Tuttavia, in questo scenario in cambiamento, nulla sembra mutare nel mercato del lavoro e nei divari di genere che manifesta.

Ad un trend crescente di donne sempre più motivate e qualificate, non corrisponde infatti una flessione dei differenziali salariali, ma anzi il problema sembra acuirsi e andrebbe affrontato con politiche e strumenti nuovi di sostegno alle famiglie e alle donne, capaci di innescare un reale cambio di passo che ponga fine ad una subalternità della donna nel mercato del lavoro, che non giova a nessuno.

Gli ambiti toccati dal gender gap possono essere molteplici, come:
1. Selezione e assunzione (recruitment)
2. Gestione della carriera
3. Equità salariale
4. Genitorialità e cura
5. Conciliazione dei tempi vita-lavoro (work-life balance)
6. Abusi e molestie

È evidente la necessità di una responsabilizzazione capillare nei luoghi di lavoro, che prenda le mosse da tutte le risorse per creare una società e una cultura più equa e sicura per le ingegnere e tutte le donne.

Il percorso di Incide per la parità di genere

La Direzione di Incide Engineering sta perseguendo l’obiettivo di creare una realtà lavorativa sempre più inclusiva, senza alcuna distinzione tra uomini e donne, nessun diverso trattamento, ma uguali diritti, uguali doveri e uguali opportunità. Per questo ha intrapreso un percorso per implementare un sistema di gestione per la parità di genere e ottenere la certificazione secondo la Prassi UNI/PdR 125:2022 da parte di Ente Accreditato.

La prassi UNI/PdR 125:2022 definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere e prevede la misura, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni con l’obiettivo di colmare eventuali gap attualmente esistenti, nonché incorporare il nuovo paradigma relativo alla parità di genere nel DNA delle organizzazioni e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.

Lo scopo è assicurare la parità di genere attraverso azioni concrete che soddisfino, per tutte le risorse, le esigenze personali, relazionali e lavorative. Per questo, Incide ha organizzato un percorso di formazione sulla parità di genere, ma non solo. Infatti, questo vuole essere anche una strada quotidiana per la consapevolezza, che inizia dall’ascolto attivo di ogni persona e dall’analisi della quotidianità: è fondamentale, in prima istanza, porsi delle domande circa il proprio comportamento individuale per irrobustire la consapevolezza e la responsabilità collettiva, che riguarda tutti e tutte, a partire dalle azioni verbali, spesso inconsce. Come scrivono le collaboratrici di Incide:

 

«Il linguaggio in questo scenario non sembra la cosa più importante da perseguire, ma è invece quella da cui prendono il via tutte le altre, perché il modo in cui nominiamo la realtà è anche quello in cui finiamo per abitarla.

Alle donne non servono protettori o protettrici, ma alleati e alleate che vogliano assumersi insieme non la colpa, ma la responsabilità di creare una società e una cultura più sicura ed equa per il genere femminile».