Master hBIM di II livello: il percorso dei talenti in Incide

master HBIM ingegneria civile

Incide ha selezionato due talenti per un contratto biennale e la partecipazione, interamente finanziata dalla società, al Master di II livello in BIM dell’Università degli Studi di Padova.

Grazie a questa opportunità, gli studenti hanno la possibilità di conseguire il Master gratuitamente e sperimentare le conoscenze acquisite durante il percorso formativo all’interno di Incide Engineering, realtà internazionale con una forte propensione all’innovazione e al welfare dei collaboratori.

Questa iniziativa rientra nella strada di sviluppo dell’azienda, che volge la propria attenzione al valore delle persone e alla centralità della formazione per perseguire l’eccellenza e l’innovazione nel presente e nel futuro del design civile e industriale internazionale.

Scopri il programma di specializzazione del Master e il percorso dei talenti selezionati da Incide Engineering.

 

HBIM: il Master sulla digitalizzazione, la progettazione e la gestione assistita del patrimonio architettonico ed infrastrutturale

Il Master a indirizzi sulla digitalizzazione, la progettazione e la gestione assistita del patrimonio architettonico ed infrastrutturale hBIM&BMS è uno strumento utile per l’accesso alle tecnologie digitali nel settore delle costruzioni.
Dopo due edizioni, dedicate all’historical BIM per la tutela del patrimonio culturale, quest’anno è stato attivato un secondo indirizzo orientato alla progettazione assistita per l’efficientamento energetico del costruito e la gestione dei Building Automation Control Systems (BACS). In questo modo, le competenze possono ampliarsi alle tecnologie relative al monitoraggio e alla automatizzazione degli edifici, in particolare in relazione alla gestione dei consumi energetici ai fini del loro efficientamento. Tale estensione si inserisce nelle linee di sviluppo definite dal PNRR in relazione alla transizione digitale ed ecologica, in particolare per la pubblica amministrazione.

Il Master a indirizzi sulla digitalizzazione, la progettazione e la gestione assistita del patrimonio architettonico ed infrastrutturale prevede insegnamenti rivolti allo sviluppo di processi di diagnosi energetica ed efficientamento, attuati attraverso la creazione di modelli BIM interoperabili. Vengono quindi fornite le competenze per l’utilizzo di piattaforme di gestione immobiliare assistita del tipo CAFM – CMMS e IWMS finalizzate alla gestione sostenibile del patrimonio edilizio e integrate con ambienti di simulazione e gestione dati provenienti dalla sensoristica e dai BMS.

Infatti, i corsi coprono le competenze richieste nel presente e del futuro della progettazione, come:

  • BUILDING INFORMATION MODELING E MANAGEMENT
  • STANDARDIZZAZIONE NEI PROCESSI DI DIGITALIZZAZIONE
  • PROGETTAZIONE ASSISTITA
  • PROJECT, CONSTRUCTION E FACILITY MANAGEMENT
  • RILIEVO E FOTOGRAMMETRIA – SCAN TO BIM
  • DIGITALIZZAZIONE DEL COSTRUITO – HBIM

Incide Engineering ha selezionato due talenti per l’indirizzo HBIM per la tutela del patrimonio culturale, per offrire loro l’opportunità di sperimentare le conoscenze acquisite durante la formazione in un contesto internazionale e in evoluzione: scopriamo il loro percorso.

Nicola: lo sguardo orientato al futuro per l’evoluzione professionale

A seguito di un passato decennale da Geometra con all’attivo collaborazioni nel settore dell’ingegneria e dell’architettura, il percorso lavorativo e le ambizioni personali mi hanno portato a riprendere gli studi all’età di 30 anni consentendomi di raggiungere la Laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura.

Consapevole che nella vita, e in particolare in questo settore, non si finisce mai di imparare e l’aggiornamento è fondamentale, ho deciso di specializzarmi attraverso il Master hBIM di II livello, sia perché ritengo che la tematica BIM sarà determinante nello sviluppo della professione negli anni futuri e sia perché il tema del recupero e della conservazione dei beni storici esistenti mi ha accompagnato nel mio percorso di studi, culminato con una tesi in problemi strutturali dell’edilizia storica, relativa alle indagini strutturali per la conservazione delle strutture lignee del sottotetto centrale di Villa Pisani a Stra. In quella occasione ho avuto modo di confrontarmi con un caso studio di grande valore dal punto di vista architettonico e culturale, approfondendo aspetti e tematiche elaborate e analizzate anche tramite l’ausilio di software BIM.

Ringrazio Incide per l’opportunità e mi auguro di poter apprendere nuove conoscenze che possano contribuire a formare la mia figura professionale. Le mie aspettative sono elevate e mirano ad accrescere la mia persona sia dal punto di vista professionale che umano in ottica di crescita e stabilità personale, consapevole che quello del master sarà un traguardo che coinciderà con un nuovo punto di partenza!

I miei interessi e le mie aspirazioni future sono quelle di poter contribuire al recupero di strutture storiche esistenti attraverso l’approccio del Building Information Modeling, strumento al servizio dei tecnici del comparto dell’ingegneria e dell’architettura, mondo affascinante ed innovativo che mi auguro sia l’occasione per portare la professione ad un nuovo livello di sviluppo per il comparto dell’edilizia, secondo un approccio prestazionale orientato alle esigenze degli utenti finali.

Thomas: la valorizzazione del BIM e l’ampliamento del suo utilizzo

Il mio interesse verso l’ingegneria e, in particolare, per l’edilizia è nato fin dai primi anni di studi. Dopo la laurea triennale in Ingegneria Civile mi sono iscritto alla magistrale in Ingegneria Civile con indirizzo “Progettazione tecnologia e Recupero Edilizio”. Grazie a questa scelta, ho avuto modo di frequentare il corso di BIM and Construction Management, tenuto dal professor Carlo Zanchetta, che mi ha permesso di affacciarmi per la prima volta alla progettazione tramite l’approccio BIM rimanendone affascinato e incuriosito. In seguito allo sviluppo di un progetto di tesi in ambito BIM/IFC, basata sulla volontà di creare un metodo che portasse alla digitalizzazione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti, ho concluso il mio percorso di studi e conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Civile nel luglio 2022.

Credo che la modalità di progettazione mediante l’approccio BIM rappresenti il futuro nel campo dell’edilizia e dell’ingegneria. Purtroppo, però, spesso questa modalità viene usata in modo improprio, senza sfruttare a pieno tutte le potenzialità che tale approccio offre, considerando il BIM come una modalità di creazione di un semplice modello tridimensionale senza considerare però l’aspetto informativo, che deve essere invece il punto fondamentale del Building Information Modeling.

Il master di secondo livello proposto da Incide rappresenta senza dubbio un’opportunità di crescita e sviluppo delle competenze necessarie per un corretto utilizzo di tale approccio progettuale, affrontando temi che vanno dalla pura modellazione alla collaborazione e gestione informativa dei file. Inoltre, la duplice attività di lavoro/formazione permette di accrescere la propria formazione continuando ad interfacciarsi costantemente con la realtà lavorativa di un’azienda che opera saldamente in questo campo.

Ad oggi il principale software di modellazione che ho avuto modo di utilizzare è Autodesk Revit. In particolare, sono stato coinvolto nella modellazione strutturale per uno studio di fattibilità di un progetto riguardante la ristrutturazione e l’ampliamento dell’aeroporto di Padova, dove ho potuto confrontarmi con la modellazione delle nuove strutture in acciaio e delle strutture esistenti in calcestruzzo. A breve dovremmo iniziare a lavorare su un progetto, che stiamo tutt’ora definendo, strettamente legato alle attività del master, con tutte le criticità legate agli edifici esistenti e, questo, permetterà sicuramente di interfacciarsi con ulteriori software e modalità progettuali.

Sicuramente il piano di formazione così strutturato rappresenta un impegno non indifferente dal punto di vista del dispendio di tempo ed energie, ma credo anche che comporti una grande opportunità di crescita personale e soprattutto un investimento per il futuro. Per quanto riguarda le mie aspettative future, mi piacerebbe continuare a lavorare nel campo delle strutture esistenti integrando le problematiche caratteristiche del patrimonio costruito con le possibilità offerte dall’HBIM, ampliandone il campo di utilizzo.